Cristina Rizzo
 

Laboratorio di movimento per la scrittura di un Vocabolario Utopico della Danza

 

Residenza dall’8 all’11 maggio


Laboratorio 10 e 11 maggio

 

Il processo di lavoro si snoda principalmente intorno a una domanda: come articolare uno studio che comprenda le questioni del movimento all’interno di una pratica che ri-attualizzi un possibile uso del linguaggio come strumento di esperienza e di conoscenza?
Partendo da questa riflessione, il laboratorio procede dalla messa a punto di un dialogo a più voci che possa attivare diverse strategie comunicative: un’apertura a tutto tondo verso la ri-nominazione di quelle possibili parole che dispiegano l’esperienza del movimento. Si tratta di esplorare una dimensione sensibile del pensiero nel quale l’esercizio di re-invenzione siano le condizioni per scoprire un materiale capace di inventare discorso, di schiudere orizzonti e di ampliarli in processi creativi, sociali e politici.
Il lavoro di Forlì segna l’incipit di un percorso previsto nel biennio 2010/11 in diversi contesti che prevede l’incontro con persone di diverse età e provenienze: bambini, adolescenti, sportivi, muratori, donne, anziani, matti, cantanti, attori, porno-star, gay, lesbiche, artisti visivi, tedeschi, americani, giapponesi, indiani… La scrittura del Vocabolario Utopico della Danza tenta di svilupparsi su un’idea di molteplicità e di trasformazione.

www.cristinarizzo.it

Cristina Rizzo danzatrice, performer, coreografa. Vive e lavora a Firenze. Figure di punta della ricerca coreografica italiana, inizia il suo percorso a New York agli inizi degli anni ‘90. In Italia dal ‘94 ha collaborato con alcune delle realtà più vivaci della ricerca teatrale e di danza italiana – Teatro Valdoca, Societas Raffaello Sanzio, Roberto Castello, Compagnia MK, Virgilio Sieni Danza. Come co-fondatrice del collettivo Kinkaleri, lavora nella compagnia dal 1995 al 2007. Dal 2001 al 2005 è coinvolta con il gruppo di ricerca Open. Dal 2004 è coreografa ospite per la compagnia di balletto contemporaneo Balletto di Toscana Junior per il quale crea alcuni lavori tra cui Variazione N° (2007), La Sagra della primavera (2008) prodotti da Reggio Emilia Danza e 4 little swans prodotto da Fabbrica Europa Performing Arts Festival. È ideatrice e interprete di Dance n° 3 con i coreografi Eszter Salamon, Michele Di Stefano e Matteo Levaggi.