GARTEN
I will survive

di Giorgia Maretta e Andrea Cavallari 
con la collaborazione di e con Silvia Cantoni, Andrea Rimoldi, Beatrice Sarosiek, Massimo Trombetta
con Andrea Rimoldi, Massimo Trombetta, Beatrice Sarosiek
light design Antonio Zappalà
consulenza allestimento Marica Messa
consulenza arti visive Cristiana Campanini
un ringraziamento speciale a Michele Di Stefano

produzione Garten; co-produzione Danae Festival - Progetto Ares
Finalista Premio Vertigine 2010

durata: 35 minuti

 

Architetture di cartone disegnano orizzonti che rievocano skyline di metropoli, agglomerati di baracche fatiscenti o luoghi immaginari, residui deserti di una società post-umana.
Lo spettatore assiste alla costruzione di strutture in movimento, volumi che si compongono uno sull’altro per poi crollare nuovamente. Uno scenario in continua evoluzione verso un nuovo equilibrio e una nuova stabilità. La scena è costruita con materiali di riciclo.

 

 

Garten, nato nel 2009 dall’incontro tra Giorgia Maretta e Andrea Cavallari, persegue una ricerca in ambito teatrale, performativo e cinematografico. I will survive è il primo spettacolo del gruppo. Attualmente lavora alla nuova produzione Time for talk is over per Danae Festival 2010. Prima della nascita di Garten, Maretta e Cavallari hanno collaborato per diversi progetti fra cui: Figura morta con natura (2008), presentato alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, vincitore di Movin’up 08 e finalista a Premio Extra08, ospitato in vari festival in Italia, Francia, Portogallo e Slovenia; Born to be alive (2009), progetto finalista al Premio Equilibrio Roma 2009. Parallelamente al teatro, Cavallari lavora come videomaker. È cofondatore di ManyHands, collettivo milanese di registi indipendenti. Nel 2009 è selezionato per il VideoArtYearBook a cura del critico Renato Barilli.

www.giorgiamaretta.com