Cristina Rizzo
 

sabato 8 maggio - Ex-Filanda h. 21.00

Dance N° 3
concept Cristina Rizzo
score Cristina Rizzo e Lucia Amara
coreografia Eszter Salamon, Michele Di Stefano, Matteo Levaggi
interprete Cristina Rizzo
disegno luci Roberto Cafaggini

Già presente in residenza a Crisalide 08 e 09 rispettivamente con jungle-in e Walkie-Talkie, torna Cristina Rizzo con l’esito spettacolare di uno studio durato più di due anni nei maggiori centri di ricerca coreografica europei. Il percorso testimonia lo spostamento continuo da uno stato all’altro di una possibile scrittura-lettura del corpo. Dopo aver elaborato, in collaborazione con Lucia Amara, una partitura coreografica composta da una costellazione di lemmi e immagini, questo universo aperto e problematico è divenuto oggetto di transito per tre coreografi di diverso orientamento estetico – Eszter Salamon, Michele Di Stefano, Matteo Levaggi – che lo hanno tradotto nei tre soli di DANCE n°3, interpretati dalla stessa Cristina Rizzo.

Fase I: la serra
Residenze
Ménagérie de Verre-Parigi
CANGO, Cantieri Goldonetta-Firenze
Lavanderia a Vapore, Centro di eccellenza per la Danza-Città di Collegno
SOMMER BAR.09/TANZ in August-Berlino
Fondazione Nazionale della danza Artebaletto/Reggio EmiliaCrisalide 2008 – Jungle-in
Crisalide 2009 – TALKIE WALKIE
Crisalide 2010 – DANCE N°3

La prima fase ha riguardato una serie di periodi di lavoro preparatori cui Cristina rizzo ha dato il nome di Jungle In “atti performativi”, concepiti come in una serra, luogo isolato e artificiale in cui ciò che si sviluppa viene custodito in un clima mite e temperato.
Il primo di questi periodi si è svolto a RAUM a Bologna, il secondo nell’ottobre 2008 al Festival Crisalide di Forlì; il terzo nel gennaio del 2009 al Rialto di Roma.

Fase II: passaggio di testimone
Concerne il momento in cui la “scrittura” è passata i mano a un altro coreografo per essere letta,  interpretata, messa in scena. E’ il luogo dell’interpretazione del corpo, labile per essere affidato a una soggettività arbitraria, custodito a lungo in luoghi protetti.
La scrittura è servita a interpretarlo, e pi, a farlo interpretare.

C’è un verbo che ha caratterizzato il processo d’interpretazione: To attend, che significa Frequentare à installandosi in luoghi stranieri, di altri.
Questa fase ha avuto la sua conclusione nella creazione , da parte dei tre coreografi coinvolti, di tre “soli” interpretati da Cristina Rizzo. In questo transito, il soggetto corpo della danzatrice, matrice di un possibile sguardo sul mondo, ha aderito ad un ulteriore processo di trasformazione: l’articolazione al presente di un nuovo materiale, fatto di strati multipli connessi strettamente a “ciò che ha avuto luogo” ma già stranieri a lui stesso.

Fase III: finale
L’ultima fase ha compreso un ulteriore spostamento: lo sguardo del pubblico. L’“opera coreografica” che si è mostrata è composta da tre soli che hanno lo stesso titolo, Dance n°3, coreografati da tre autori diversi ma che hanno interpretato la stessa partitura d’origine. Ciò che si è organizzato per lo spettatore è dunque u dispositivo di prossimità, perché appartiene sia a chi danza, sia  a chi vede danzare.Cristina Rizzo, danzatrice, performer, coreografa. Vive e lavora a Firenze. Formatasi a New York presso la Martha Graham School of Contemporary Dance sviluppa i propri studi avvicinandosi a tecniche post-modern presso il Cunningham Studio, la Trisha Brown Dance Company, il Movement Research e approfondendo le tecniche Yoga. Dal 1994 collabora come interprete con diverse realtà artistiche tra cui Teatro Valdoca, la compagnia Aldes, Stoa/Societas Raffaello Sanzio, MK, Virgilio Sieni Danza. Come co-fondatrice del collettivo Kinkaleri, lavora nella compagnia dal 1995 al 2007, condividendo la creazione di tutte le produzioni a cavallo tra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori, performance. Dal 2001 al 2005 è coinvolta con il gruppo di ricerca Open, curando e producendo una serie di eventi sperimentali. Dal 2004 è coreografa ospite per la compagnia italiana di balletto Balletto di Toscana Junior per il quale crea Variazione N° (2007), La Sagra della Primavera (2008) prodotte da Reggio Emilia Danza e 4 little swans (2009) prodotta da Fabbrica Europa, Firenze. Attualmente ha intrapreso un percorso autonomo di produzione e sperimentazione proseguendo le proprie ricerche corporali.


www.cristinarizzo.it