Habillè d'eau
Ragazzocane.
Lo Spirito assume le sembianze del fedele amico dell'uomo.Evocazione.
 

progetto e regia Silvia Rampelli

danza Alessandra Cristiani, Andreana Notaro, Elisabetta di Terlizzi, Silvia Rampelli

luci Gianni Staropoli

oggetti scenici Luca Servino

realizzazione sonora Paolo Senigaglia

produzione Habillé d'eau; La Biennale di Venezia; in collaborazione con Emilia Romagna Teatro; Fondazione Musica per Roma; Armunia Festival Costa degli Etruschi; Teatro Furio Camillo, Roma

 
“Ecco, mi si presentava in primo luogo di avere un volto, mani, braccia e tutta questa macchina di membra composta di ossa e di carne, quale si riscontra anche in un cadavere e che designavo con il nome di corpo” (Descartes).
Evocazioni come azioni terminali, pratiche senza futuro, bruciature, elementari interrogazioni intorno alla materia dell'atto, incursioni nella profetica provocazione cartesiana sulla macchina corpo. Atto, azione, rapporto con la forza, sono queste le leggi che in Ragazzocane intercorrono tra le attrici e il palcoscenico e che lega indissolubilmente le stesse attrici all'esperienza reale dello spettatore.