agar

 

 

Oth

prima di monocore

 

 

ideazione e coreografia Paola Bianchi     in scena Paola Chiama, Paola Bianchi    

creazione sonora Yann Gioria         

realizzazione scenografia Renato Ostorero  

organizzazione Alessandra Simeoni

Other man - Othie - Oth. La coppia gemellare. L’altro da sé.

Monocoriale: si dice di ciascuno dei gemelli avvolti da una membrana coriale unica.

Monocore: un solo cuore.

Monocore in efflorescenza.

Una gabbia. All’interno della gabbia due esseri viventi. Due in uno. Un mondo bifronte, dialogico, duale. Costrizione d’insieme. Un’ingombrante anomalia umana. L’equilibrio è la loro salvezza necessaria.

Un vigilambulo affetto da eccesso di presenza. Isteria interna. La passeggiata del sonnambulo allo stato di veglia.

Realtà isterica di due in uno.

scrittura bustrofedica

 

il luogo è un campo operativo

forza di accoppiamento / forza di separazione

non c’è inizio né fine.

energia centripeta.

I want to change my shape

I feel like an accident

Si nasce soli e si muore soli

perché noi no?

 

Disperazione e angoscia si mescolano alla bestemmia, al riso, allo sberleffo, al ridicolo stesso. Il corpo esibito, messo in mostra, mutilo per eccesso, oggetto di uno sguardo pornografico che lo smembra in pezzi secondo una metonimia vorace.

Si è invitati a entrare in un ring, una pista, un circo, dove accade che la carne sia esibita, e la carne esibita è sempre “femminile”, insegna la pornografia.

Depravazione, morbosità dello sguardo.

Occhio/spia.

Pornografia dello sguardo

 

 

 

paola bianchi

 

 

 

       

 

 

 

 

 

produzione Torinodanza, Perceuse Productions, Arsenic, Agar   in collaborazione con Blusuolo, Santarcangelo dei Teatri

 

si ringrazia Luca Scarlini, Mauro Genugu, Veglie in volo

Oth nasce dal progetto più ampio di creazione a tappe Odissea dell’immobilità, ideato da Paola Bianchi in collaborazione con Paola Chiama

 

 

 

 

 

 

Odissea dell’immobilità

Il viaggio stanziale. La fuga che non trova la via. Il desiderio del distacco che non concede la separazione. Moto in luogo, l’energia si genera, si alimenta e sfocia all’interno. Perfetto/imperfetto. Contraddizione dell’ossimoro.

Credo che questa immagine ben racchiuda il senso del rapporto gemellare simbiotico per eccellenza, quello che spesso devia nella malattia. La malattia della coppia, del doppio identico e diverso allo stesso tempo.

Odissea dell’immobilità trattiene il senso del desiderio irrealizzato di identità singola al di fuori della coppia estrema.

Lo spunto per il progetto è il testo “La Trilogia della città di K” di Agota Kristof.

La scrittrice mette in scena la cruda storia di due gemelli indivisibili e intercambiabili, quasi avessero un’anima sola, abbandonati da una madre disperata. I due ragazzini (ma sono veramente due o uno esiste solo nella mente dell’altro?) per colmare il vuoto dell’abbandono ed affrontare la sorte, mettono in atto una strategia di sopravvivenza, praticando alcuni esercizi che la scrittrice nomina come: esercizi di irrobustimento del corpo e dello spirito, esercizi di sordità e cecità, esercizi di digiuno, esercizi di crudeltà.

Provare il corpo per rafforzare la mente, dirottare azioni e pensieri cercando di incasellarli in una strategia psicologica di resistenza è un metodo per sopportare il dolore.

Il corpo è il limite che ci separa dall'esterno, talvolta corazza e talvolta tappeto di pori aperti al sentire. E’ un luogo di cattura di accadimenti, un territorio fragile nel quale si manifestano le sensazioni, rappresenta il limite invalicabile tra esterno ed interno.

Il corpo è il luogo prescelto per realizzare questo lavoro, il reale campo d’azione.

 

La mia indagine si è spinta oltre il testo della Kristof, individuando così alcuni temi di interesse:

-         gemellarità simbiotica/coppia eccellente/indivisibilità del doppio/equilibrio precario

-         gemellarità siamese/freaks/occhio spia

-         divisione/separazione

-         moltiplicazione/clonazione

-         criptofasia

-         esercizi di irrobustimento psicologico attraverso il lavoro fisico/ripetizione/

     perfezione/superamento del limite

 

Questi temi, passibili di variazioni, saranno affrontati separatamente e/o unitamente, dando vita ad alcune tappe di visione al pubblico, ognuna delle quali avrà titolo e modalità di intervento diversi (installazioni video, installazioni sonore, performance, rappresentazioni teatrali), una sorta di laboratorio aperto che prevede possibili collaborazioni con altri artisti.

 

 

 

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